La vita religiosa di Mondaino era alimentata dalla ricchezza spirituale di diverse realtà presenti: la chiesa parrocchiale dedicata a S.Michele, il monastero dei santi Bernardino e Chiara delle Clarisse Cappuccine, il convento delle Grazie dei Minori Conventuali, la chiesa di S.Croce, le Confraternite del SS.Sacramento, del Suffragio e della Madonna del Rosario.
La casa Renzi a Mondaino
Entrando dal portone principale da Via Roma, nella stanza subito a destra vi era l’ufficio dove Giambattista riceveva i mezzadri delle sue terre o le varie persone per affari. Vi erano una libreria a vetri che occupava tutta la parete più lunga, piena di libri, uno scrittoio con alcune sedie e nell’angolo di sinistra una poltroncina.
La stanza a sinistra dell’entrata era la sala di attesa ma anche di passaggio alla rimessa della carrozza. La famiglia Renzi possedeva tre carrozze: due scoperte ed una chiusa.
Questa zona pubblica della casa era divisa dal resto della casa da un cancello in legno posto al termine del corridoio dell’ingresso, prima del pianerottolo delle scale. Di fronte al cancello c’era la sala da pranzo arredata da un tavolo ovale, a destra una porta fa accedere alla cucina dove c’era il camino nell’angolo di destra.
Sul pianerottolo delle scale, c’era una porta vicina a quella della cucina, che portava nella cantina con due sole rampe di scale molto ripide. Nella cantina erano conservati olio, vino e alimenti provenienti dai poderi in botti, orci, bottiglie e su dei scaffali. Nel sottoscala vi era un pozzo. Nella sala più grande della cantina, vi era un grande tino e un passaggio sotteraneo che attraversava il paese sbucando dalla parte opposta. Era una buona via di fuga. Uscendo dalla cantina, sul vicolo dietro la casa, si arrivava alle stalle della casa, un unico piano con il soffitto ad arco. Nel cortiletto delle stalle c’era un pozzo, che si usa ancor oggi.
Dalla scalinata vicino alla cucina si sale al primo piano. Nella prima stanza a sinistra c’era una camera, forse la camera di Elisabetta e la sorella Dorotea, l’unica abbastanza larga per contenere due letti.
La sala a destra con il soffitto affrescato era, probabilmente, il luogo dove si ritrovava la famiglia. C’era un caminetto (dove ora è il quadro dell’albero genealogico della famiglia), un piano a coda e uno specchio nella parete di sinistra.
Da questa sala si accede alla camera dei genitori, con un affresco nel soffitto, e ad un’altra stanza, che avrebbe potuto essere la camera del fratello Giancarlo o dei bambini piccoli.
Nel solaio della soffitta, sopra le camerette, sul pavimento di legno si conservava il grano.
Ricostruzione in grafica tridimensionale della casa della famiglia Renzi di Mondaino, come doveva presentarsi al tempo in cui è vissuta Elisabetta Renzi