Le Maestre Pie dell’Addolorata sono giunte nel Nord-est il 14 agosto 1985 e precisamente a Timon, nello stato del Maranhão. In quel tempo la città contava circa 90.000 abitanti, ma oggi la popolazione è raddoppiata per l’arrivo di persone che han no abbandonato i luoghi di origine, o per la grande difficoltà di trovare fonti di sostegno o perché cacciati dai ‘fazenderos’ (grandi proprietari terrieri).
Il dono carismatico di contemplare e vivere l’amore di predilezione di Gesù Crocifisso, privilegiando gli ultimi e i bisognosi, si sta sviluppando sempre di più. Attualmente le Suore vivono e operano in sei case a favore soprattutto della educazione dei bambini, la formazione nelle parrocchie, l’animazione dei catechisti, le celebrazioni della Parola, la catechesi. Si impegnano a prevenire la prostituzione della donna, che avviene fin dall’età di otto anni. Le famiglie sono vittime dell’alcool, della droga e della prostituzione.
Nel 1992 ha iniziato la sua opera la comunità in Colinas Maranhão, per il servizio educativo dei bambini e per la pastorale.
Nel 1993 è stata aperta la comunità in Maraca naú Ceará per l’alfabetizzazione, ora invece l’attivi tà principale è la Casa Famiglia “Maria Madre della Tenerezza”, a favore soprattutto delle bambine e delle adolescenti per contrastare il traffico della prostituzione, molto sviluppato nella vicina città costiera di Fortaleza.
Nel 1995, nella città di Fortaleza, è aperta la casa di formazione per le Novizie e Suore.
Nel marzo 2005 è iniziata l’opera del Centro educativo SS.Angeli dove sono accolti i bambini dai 2 anni in poi, in un ora rio che va dalle 7:00 alle ore 18:00 per aiutare i genitori che lavorano. E’ stata aperta anche la scuola dell’infanzia con funzionamento regolare.
Nel gennaio 2005 è stata aperta una comunità nello stato del Piauí, che è comple tamente dedita alla pastorale in parrocchia e alla formazio ne dei catechisti. Nel febbraio 2010 è stata aperta una comunità nella pe-riferia di Fortaleza per il servi-zio in una favela, nella quale regna la povertà e la miseria.